Iggy mi guardò la figa, spingendo le labbra da un lato e poi dall'altro. Una volta tornata a casa, feci pipì sul bastoncino, il che confermò quello che già sapevo: ero incinta. Per qualche ragione, non furono sorpresi di vedermi. Mi alzai e li seguii, indossando solo il mio top a tubino; non riuscii mai a mettermi le mutandine. "Oh, oh Dio", gemetti mentre la parete della mia figa si espandeva e il suo cazzo affondava nella mia fica affamata. Indossai una minigonna e un top a tubino e mi diressi verso l'atrio. Mi guardai intorno, guardando gli uomini che si preparavano a vedermi scopata per bene. Gli uomini andavano e venivano, e io li servivo tutti. "Santo cielo", urlai; il suo cazzo era enorme, molto più grande di quello di Zafra ed Enzi. Quel giorno non smontammo l'accampamento; Iggy aveva programmato un'escursione nella savana, alla ricerca di animali selvatici, ma a me non interessava.
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